Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza breve n. 3151 del 2013

ECLI:IT:TARCT:2013:3151SENB

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel dichiarare improcedibile il ricorso per intervenuta cessazione della materia del contendere, afferma il principio secondo cui, qualora l'Amministrazione abbia dato esecuzione all'obbligo derivante da un provvedimento giurisdizionale in epoca successiva alla notifica del ricorso in ottemperanza, le spese di giudizio devono essere poste a carico dell'Amministrazione medesima in applicazione del criterio della soccombenza virtuale. Ciò in quanto, nonostante l'intervenuta esecuzione spontanea del provvedimento, il ricorso risulta comunque giustificato dalla condotta inizialmente inadempiente dell'Amministrazione, la quale ha costretto il ricorrente a rivolgersi all'Autorità giudiziaria per ottenere l'adempimento di un obbligo già accertato. Pertanto, il principio di diritto affermato dalla sentenza è che, in caso di esecuzione tardiva di un provvedimento giurisdizionale da parte dell'Amministrazione, le spese di giudizio devono essere poste a carico di quest'ultima in applicazione del criterio della soccombenza virtuale, in quanto il ricorso risulta comunque giustificato dalla pregressa condotta inadempiente dell'Amministrazione. Tale principio mira a scoraggiare comportamenti dilatori e a incentivare il tempestivo adempimento degli obblighi derivanti da provvedimenti giurisdizionali, a tutela del diritto di accesso alla giustizia e del buon andamento dell'azione amministrativa.

Sentenza completa

N. 00621/2013
REG.RIC.

N. 03151/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00621/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 114, terzo comma, cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 621 del 2013, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)), con domicilio presso ((omissis)), in Catania, Via della Scogliera 1;

contro

Ministero della Giustizia, in persona del Ministro pro-tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Catania, domiciliataria in Catania, Via Vecchia Ognina 149;

per l’esecuzione

del decreto della Corte di Appello di Messina rep. n. 216/11 in data 4 marzo 2011.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l’atto …

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