La formazione e la gestione delle graduatorie provinciali ad esaurimento e di istituto per il conferimento di supplenze del personale ATA, analogamente a quelle del personale docente, non rientrano nell'ambito delle procedure concorsuali per l'assunzione dei dipendenti pubblici, bensì nell'ambito dei poteri e della capacità del datore di lavoro privato, per cui la relativa tutela giurisdizionale spetta al giudice ordinario e non al giudice amministrativo. Ciò in quanto tali graduatorie, non essendo caratterizzate dalla valutazione comparativa dei candidati e dalla compilazione finale di una graduatoria di vincitori, esulano dalle procedure concorsuali per l'assunzione, rientrando piuttosto nella determinazione di atti adottati con i poteri e la capacità del datore di lavoro privato, di fronte ai quali sono configurabili soltanto diritti soggettivi e la relativa tutela di cui all'art. 2907 c.c. La giurisprudenza della Corte di Cassazione, in sede di regolamento di giurisdizione, ha infatti affermato il difetto di giurisdizione del giudice amministrativo in relazione alla formazione e gestione di tali graduatorie, in quanto non riconducibili alle procedure concorsuali per l'assunzione del personale pubblico, di cui all'art. 63, comma 4, del D.Lgs. 165/2001. Tale orientamento è stato confermato anche dall'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, la quale ha ribadito il difetto di giurisdizione del giudice amministrativo nella materia oggetto della controversia.