L'ordinanza di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza del prescritto permesso di costruire è un atto dovuto da parte della pubblica amministrazione, che non richiede la previa comunicazione di avvio del procedimento sanzionatorio, né una particolare istruttoria o motivazione, essendo sufficiente la mera rappresentazione e descrizione delle opere abusive. Tale provvedimento, di natura vincolata e rigidamente ancorato al ricorrere dei relativi presupposti di fatto e di diritto, non necessita di una specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse che impongono la rimozione dell'abuso, né del previo parere della Commissione Edilizia Comunale, la quale è stata soppressa ai sensi dell'art. 96 del T.U. 18 agosto 2000 n. 267. L'indicazione esatta della superficie da acquisire al patrimonio comunale, in caso di mancata rimozione dell'abuso entro il termine di novanta giorni, deve essere contenuta nel provvedimento di acquisizione gratuita al patrimonio comunale, e non già nell'ingiunzione di demolizione. L'ordinanza di demolizione è pienamente legittima anche se adottata dopo la perdita di efficacia dell'ordine cautelare di sospensione dei lavori.