Il concorso morale nel reato di ricettazione è configurabile anche in capo a chi, pur non avendo materialmente acquistato o ricevuto il bene di provenienza delittuosa, ne abbia agevolato il possesso consapevole della sua illecita provenienza, come nel caso di chi abbia consentito che il bene fosse custodito nelle proprie pertinenze. L'elemento soggettivo del reato di ricettazione, oltre alla generica consapevolezza della provenienza delittuosa del bene, richiede anche il dolo specifico di procurare a sé o ad altri un profitto, che può essere anche non di natura economica, e che può desumersi dalle modalità dell'acquisto o del possesso, nonché dall'omessa indicazione di una legittima e attendibile provenienza del bene. Pertanto, il reato di ricettazione è configurabile anche nei confronti di chi, pur non avendo materialmente acquistato o ricevuto il bene di provenienza delittuosa, ne abbia agevolato il possesso consapevole della sua illecita provenienza, come nel caso di chi abbia consentito che il bene fosse custodito nelle proprie pertinenze, senza fornire alcuna spiegazione plausibile in merito alla sua legittima acquisizione.