Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 4833 del 2 febbraio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:4833PEN

Massima

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Il mancato avviso al difensore di fiducia dell'imputato dell'udienza di appello, a causa di un errore nella trasmissione del relativo provvedimento, determina la nullità della sentenza impugnata e la necessità di rinnovare il giudizio di secondo grado. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione è che il rispetto del diritto di difesa, garantito dall'articolo 24 della Costituzione, impone la regolare notificazione dell'avviso di udienza al difensore dell'imputato, a pena di nullità del procedimento. Ciò in quanto la mancata conoscenza dell'udienza da parte del difensore pregiudica irrimediabilmente la possibilità per l'imputato di farsi rappresentare e di esercitare pienamente il proprio diritto di difesa. La Corte sottolinea che tale nullità non può essere sanata dalla mera trasmissione del provvedimento a un numero di fax diverso da quello del difensore, in assenza di una prova certa della sua effettiva ricezione. Il principio di tassatività delle nullità processuali impone infatti di ritenere integrata la causa di nullità ogni qualvolta non sia dimostrato il raggiungimento dello scopo dell'atto, ossia la conoscenza effettiva da parte del destinatario. Pertanto, la mancata notificazione dell'avviso di udienza di appello al difensore dell'imputato, dovuta a un errore nella trasmissione, determina la nullità della sentenza impugnata e la necessità di rinnovare integralmente il giudizio di secondo grado, al fine di garantire il pieno esercizio del diritto di difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - rel. Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. (OMISSIS);

avverso la sentenza 3053/2013 dell'8/10/2013 della CORTE DI APPELLO DI MILANO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERLUIGI DI STEFANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SCARDACCIONE EDUARDO che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

(OMISSIS) propone ricorso a mezzo del proprio difensore avverso la sentenza dell…

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