Cassazione penale Sez. III sentenza n. 5538 del 12 febbraio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:5538PEN

Massima

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Il reato associativo di cui all'art. 74 del D.P.R. 309/1990 (Testo Unico sugli stupefacenti) sussiste quando vi sia la prova di una stabile organizzazione, con una pluralità di soggetti che operano in modo coordinato e consapevole nel traffico di sostanze stupefacenti, con una ripartizione dei compiti e la reciproca consapevolezza di contribuire all'attuazione del programma criminoso comune. A tal fine, rilevano elementi quali la pluralità dei soggetti coinvolti, la stabilità dell'organizzazione, la ripartizione dei compiti e la consapevolezza di ciascun partecipe di operare nell'ambito di un'attività criminale comune. Anche il mero ruolo di supporto e di agevolazione dell'attività dell'associazione, come il trasporto di denaro o droga, può integrare la partecipazione al reato associativo, a prescindere dalla diretta commissione di singoli episodi di spaccio. Inoltre, il pericolo concreto e attuale di reiterazione del reato e il pericolo di fuga, idonei a giustificare l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, possono essere desunti dalla gravità del fatto, dalle modalità della condotta, dalla personalità dell'indagato e dalla sua capacità criminale, anche in assenza di precedenti specifici, nonché dalla possibilità di avvalersi di appoggi e collegamenti all'estero, in ragione della cittadinanza straniera. La motivazione del provvedimento cautelare deve essere adeguata e logica nell'individuazione di tali elementi, senza che il sindacato di legittimità possa spingersi a una diversa valutazione delle risultanze probatorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. SOCCI Angelo M. - rel. Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 21/08/2019 del TRIB. LIBERTA' di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere SOCCI ANGELO MATTEO;
sentite le conclusioni del PG CORASANITI GIUSEPPE: "Rigetto del ricorso";
Il difensore, Avv. (OMISSIS), chiede l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Roma, Sezione riesame, con ordinanza del 21 agosto 2019, ha confermato il provvedimento del Giudice per le indagini preliminari del Tribun…

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