Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 7204 del 15 febbraio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:7204PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il falso in denuncia, quale reato di simulazione di reato, si configura quando l'agente presenta una denuncia contenente dichiarazioni mendaci in ordine a fatti che non corrispondono al vero, con la consapevolezza e volontà di indurre in errore l'autorità procedente. Ai fini della sussistenza del reato, non è necessario che il fatto denunciato come reato sia stato effettivamente commesso, essendo sufficiente che l'agente abbia consapevolmente riferito circostanze non veritiere, anche se relative a un fatto astrattamente configurabile come reato. Pertanto, la responsabilità penale per il delitto di simulazione di reato ex art. 367 c.p. può essere affermata anche quando l'imputato abbia denunciato un furto semplice, punibile a querela di parte, anziché un furto con destrezza, purché risulti provata la consapevolezza della falsità della denuncia. Inoltre, la valutazione della credibilità delle dichiarazioni testimoniali, anche di persone legate da rapporti di amicizia con l'imputato, rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione non è sindacabile in sede di legittimità se logica e congruamente argomentata, senza che assuma rilievo la mera pluralità di ricostruzioni alternative del fatto. Infine, la concessione delle attenuanti generiche è rimessa alla valutazione discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione, se non contraddittoria e congruamente motivata, non è censurabile in sede di legittimità, neppure in caso di mancato esame analitico di ciascun fattore attenuante dedotto dalla difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. COSTANTINI Anton - rel. Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/10/2017 della Corte d'appello di Ancona;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito il difensore avv. (OMISSIS) che ha insistito nell'accoglimento dei motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (O…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.