Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 21415 del 1 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:21415PEN

Massima

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Il delitto di istigazione alla corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio si configura quando l'offerta o la promessa di denaro o altra utilità, pur se di modesta entità, risulti potenzialmente idonea a indurre il pubblico ufficiale a compiere un atto in violazione dei suoi doveri, a prescindere dall'effettiva accettazione della proposta e dalla realizzazione dell'accordo illecito. L'idoneità dell'offerta deve essere valutata ex ante, sulla base delle concrete circostanze del caso, senza che rilevi la tenuità della somma offerta, purché essa non assuma i caratteri dell'assoluta irrisorietà. Ai fini dell'integrazione del reato, non è necessario che sia specificata l'utilità promessa o quantificata la somma di denaro, essendo sufficiente la prospettazione, da parte dell'agente, dello scambio illecito, purché l'offerta o promessa sia seria e, alla luce delle circostanze del caso concreto, potenzialmente e funzionalmente idonea ad indurre il destinatario a compiere un atto contrario ai doveri di ufficio. La causazione di un turbamento psichico direttamente legato al pericolo di accettazione da parte dei pubblici ufficiali interessati consegue alla accertata serieta' della condotta istigatrice, in ragione della sua funzionale idoneità ad indurre i destinatari a compiere un atto contrario ai loro doveri d'ufficio, risultando irrilevante che la stessa non abbia avuto alcun seguito a causa del retto comportamento degli operanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - rel. Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 02/11/2021 della Corte di appello di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere De Amicis Gaetano;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale PEDICINI Ettore, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;
udite le richieste del difensore, Avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglim…

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