Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3089 del 2018

ECLI:IT:TARNA:2018:3089SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza o in totale difformità dal permesso di costruire costituisce un atto dovuto e vincolato per l'amministrazione comunale, in quanto l'esercizio del potere repressivo degli abusi edilizi rappresenta una manifestazione di attività amministrativa doverosa, non richiedendo una specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico concreto ed attuale alla rimozione delle opere abusivamente realizzate, né una comparazione di quest'ultimo con gli interessi privati coinvolti e sacrificati. L'ordine di demolizione non necessita di particolare motivazione, essendo sufficiente la compiuta descrizione delle opere abusive e la constatazione della loro esecuzione in assenza del necessario titolo abilitativo edilizio. Inoltre, l'amministrazione non è tenuta a comunicare l'avvio del procedimento sanzionatorio, in quanto l'esercizio del potere repressivo degli abusi edilizi non lascia spazio per momenti partecipativi del destinatario dell'atto. Infine, la sanzione demolitoria è applicabile anche agli interventi di ristrutturazione edilizia che comportino modifiche del volume, della sagoma, dei prospetti o delle superfici, in quanto tali opere, determinando una variazione planovolumetrica ed architettonica dell'immobile, sono subordinate al regime del permesso di costruire ai sensi dell'art. 10, comma 1, lettera c), del d.P.R. n. 380/2001, non trovando applicazione la diversa sanzione pecuniaria prevista dall'art. 34 del medesimo decreto per gli interventi realizzati in parziale difformità dal permesso di costruire.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/05/2018

N. 03089/2018 REG.PROV.COLL.

N. 05921/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Ottava)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5921 del 2005, proposto da
De Capua Antonio, rappresentato e difeso dagli avv.ti Catello Miranda, Felice Laudadio, Carlo Russo e Ferdinando Scotto, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Leonardo Scinto in Napoli, via De Gasperi, n. 45 e con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Maddaloni, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Rufino Cioffi, con domicilio digitale presso la p.e.c. dell’avvocato: [email protected];

per l’annullamento

previa sospensione dell’efficacia,

“dell’ingiunzione di d…

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