Cassazione penale Sez. III sentenza n. 38005 del 31 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:38005PEN

Massima

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Il reato, in seguito a depenalizzazione legislativa, non è più previsto dalla legge come tale, ma è soggetto a sanzione amministrativa pecuniaria; pertanto, il giudice deve dichiarare che il fatto non costituisce più reato, annullare la sentenza senza rinvio e trasmettere gli atti all'autorità amministrativa competente per l'irrogazione della relativa sanzione, anche se il reato non risulta prescritto alla data odierna. La depenalizzazione di una fattispecie comporta che il fatto, pur essendo stato commesso in epoca antecedente all'entrata in vigore della nuova disciplina, non sia più considerato reato, ma sia soggetto esclusivamente a sanzione amministrativa. In tal caso, il giudice deve dichiarare che il fatto non è più previsto dalla legge come reato, annullare la sentenza senza rinvio e disporre la trasmissione degli atti all'autorità amministrativa competente per l'irrogazione della sanzione pecuniaria, anche qualora il reato non risulti prescritto. Tale soluzione si fonda sul principio di legalità, in base al quale il giudice è tenuto ad applicare la legge vigente al momento della decisione, e sul carattere di specialità della depenalizzazione rispetto alla disciplina generale sulla prescrizione, che impone di privilegiare la nuova qualificazione giuridica del fatto. La ratio della depenalizzazione, infatti, è quella di sottrarre determinati comportamenti dalla sfera penale, assoggettandoli a una diversa e meno afflittiva sanzione amministrativa, indipendentemente dal decorso del termine di prescrizione del reato originariamente contestato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAVALLO Aldo - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandr - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte d'appello di Salerno del 10 dicembre 2015;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Alessandro M. Andronio;
udito il pubblico ministero, in persona del sostituto procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata, perche' il fatto non e' previsto dalla legge come reato.
RITENUTO IN FATTO

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