Cassazione penale Sez. I sentenza n. 14664 del 24 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:14664PEN

Massima

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Il proprietario di un edificio che minaccia rovina, nonostante l'ordine dell'autorità competente di eseguire i lavori necessari per la messa in sicurezza entro un termine prestabilito, è punibile ai sensi dell'art. 677, comma 3, c.p. per omissione di lavori in edifici che minacciano rovina, a prescindere dall'effettivo verificarsi del crollo, in quanto la condotta omissiva integra il reato di pericolo concreto per l'incolumità pubblica. Tale reato assorbe la fattispecie sussidiaria di inosservanza del provvedimento dell'autorità, prevista dall'art. 650 c.p., in quanto il comportamento omissivo del proprietario, che determina un concreto pericolo per la pubblica incolumità, costituisce un fatto più grave rispetto alla mera inosservanza dell'ordine impartito. Pertanto, il proprietario non può essere condannato per entrambi i reati, ma solo per il più grave reato di omissione di lavori in edifici che minacciano rovina, salvo che il ritardo nell'esecuzione dei lavori non sia dipeso da oggettiva impossibilità non ascrivibile neppure a colpa dello stesso proprietario. Inoltre, la sussistenza dell'elemento psicologico del reato di cui all'art. 677, comma 3, c.p. è esclusa solo in caso di oggettiva impossibilità di esecuzione dei lavori non dipendente nemmeno da colpa del proprietario, mentre non ricorre la causa di non punibilità di cui all'art. 131-bis c.p. quando il comportamento omissivo del proprietario abbia determinato significativi disagi alla circolazione pubblica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. VANNUCCI Marco - rel. Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 369/2015 TRIBUNALE di UDINE, del 17/02/2016;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 09/01/2017 la relazione fatta dal Consigliere Dott. VANNUCCI MARCO;
Udito il Sostituto Procuratore Generale, Dott.ssa LOY Francesca, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata in relazione all'articolo 650 c.p. e la rideterminazione dell…

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