Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 4045 del 2007

ECLI:IT:TARLAZ:2007:4045SENT

Massima

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L'espropriato può far valere una posizione di interesse legittimo, e non di diritto soggettivo, prima che l'espropriante dichiari che i beni relitti non sono più necessari per l'opera pubblica. Pertanto, l'azione di accertamento dell'inservibilità di una parte dell'immobile espropriato è inammissibile prima di tale dichiarazione, in quanto non configura una situazione di diritto soggettivo tutelabile. L'impugnazione del decreto di esproprio, inoltre, deve essere fondata su specifiche censure, non essendo sufficiente la mera richiesta di accertamento dell'inservibilità di una parte dell'immobile. Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel dichiarare inammissibile il ricorso, ha evidenziato che, in assenza della dichiarazione di non necessarietà dei beni relitti da parte dell'espropriante, l'espropriato può far valere solo una posizione di interesse legittimo, non tutelabile con un'autonoma azione di accertamento. La sentenza sottolinea, inoltre, che l'impugnazione del decreto di esproprio deve essere fondata su specifiche censure, non essendo sufficiente la mera richiesta di accertamento dell'inservibilità di una parte dell'immobile. Il Tribunale, pertanto, ha condannato i ricorrenti al pagamento delle spese di giudizio in favore dell'amministrazione comunale, in quanto soccombenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL LAZIO -SEZIONE II - ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso n. 3888 del 2002 proposto dai signori Ca. Fa., Fr. Fa., Gi. Fa., Se. Lo. e gli eredi di Ma. Fa. (Se. Sp., Pa. Sp., Sa. Sp., An. Sp. e Lu. Sp.), in qualità di comproprietari degli immobili siti in Ro., Via La. km 13.500, rappresentati e difesi dagli avv.ti Cl. St. e Lo. Gi. ed elettivamente domiciliati presso lo studio dell'avv. St. in Ro., Via Ti. n. (...); CONTRO il comune di Ro., in persona del Sindaco pro-tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Ca. Ma. e domiciliato presso la sede dell'Avvocatura comunale in via De. Te. di Gi. n. (...); per ottenere: 1) l'accertamento e la dichiarazione dell'inservibilità della frazione di immobile oggetto di espropriazione per la realizzazione del nuovo cimitero La.; 2) l'annullamento del decreto di esproprio emesso con ordinanza del Sindaco del 7 gennaio 20…

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