Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 29468 del 22 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:29468PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni ai sensi dell'art. 12-sexies del d.l. n. 306/1992 è legittimo quando risulti accertato il fumus commissi delicti, ovvero il coinvolgimento dell'imputato in reati indicati dalla norma, nonché il periculum in mora, rappresentato dalla sproporzione tra il valore dei beni posseduti e i redditi dichiarati, unitamente alla mancata giustificazione della loro legittima provenienza. La circostanza che l'acquisto del bene sia avvenuto in epoca anteriore rispetto alla data di commissione del reato non esclude la possibilità di disporne il sequestro, in quanto la norma non richiede una coincidenza temporale tra il momento dell'acquisto e quello della condotta illecita. Pertanto, il giudice del riesame, nel valutare la legittimità del sequestro, deve accertare l'esistenza di tali presupposti, senza che assuma rilievo determinante il mero dato cronologico, potendo il bene essere stato acquisito anche in epoca precedente rispetto alla realizzazione del reato, purché risulti comunque la sua origine illecita o la sproporzione rispetto ai redditi dichiarati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. FOTI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. MAISANO Giulio - Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizia - Consigliere

Dott. MONTAGNI Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DI. LA. VI. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 2188/2010 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 12/10/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIACOMO FOTI;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. MAZZOTTA Gabriele che ha chiesto il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv. Giorgio che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

OSSERVA

-1- Di. La. Vi. , imputato Decreto del Pre…

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