Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 1064 del 2024

ECLI:IT:TARVEN:2024:1064SENT

Massima

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Il rilascio del permesso di costruire in sanatoria ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. n. 380/2001 è subordinato all'onere della parte istante di dimostrare la c.d. "doppia conformità" delle opere abusive, ovvero la loro conformità sia alla disciplina urbanistico-edilizia vigente al momento della realizzazione dell'abuso, sia a quella in vigore al momento della presentazione dell'istanza di sanatoria. Tale onere probatorio grava interamente sulla parte richiedente, anche attraverso la produzione della dichiarazione di asseverazione del progettista abilitato circa la conformità delle opere eseguite alle norme edilizio-urbanistiche e di sicurezza e igiene. L'omissione di tale dichiarazione di asseverazione, richiesta a pena di inammissibilità della domanda, legittima il diniego del permesso di costruire in sanatoria. Inoltre, la natura precaria o amovibile di un manufatto non è di per sé sufficiente a sottrarre l'intervento al regime concessorio, essendo determinante la sua destinazione d'uso, sicché l'installazione di opere prefabbricate a uso abitativo in zona agricola risulta incompatibile con la relativa disciplina urbanistica. Infine, il parere della commissione edilizia comunale non è obbligatorio ai fini del rilascio del permesso in sanatoria, trattandosi di un procedimento speciale, mentre il mancato rilievo di abusività di una recinzione non incide sulla legittimità del diniego del permesso in sanatoria relativo ad altri manufatti.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/05/2024

N. 01064/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00121/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 121 del 2019, proposto da
((omissis)), rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Venezia, ((omissis)) n. 742;

contro

Comune di Trevignano, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Venezia - Mestre, via Torino 125;

per l'annullamento

del provvedimento di diniego, formatosi a seguito del silenzio rige…

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