Cassazione penale Sez. II sentenza n. 39971 del 5 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:39971PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve limitarsi a verificare la congruenza della motivazione del giudice di merito in ordine alla valutazione degli elementi indizianti, senza poter procedere a una "rilettura" degli stessi. Pertanto, la pronuncia cautelare non è fondata su prove, ma su indizi e tende all'accertamento non della responsabilità, bensì di una qualificata probabilità di colpevolezza. Inoltre, il giudice di merito deve adeguatamente motivare in ordine alla sussistenza delle esigenze cautelari che giustificano l'applicazione della misura più afflittiva, quale la custodia cautelare in carcere, avuto riguardo alla natura organizzata e grave dei fatti delittuosi e all'evidente pericolo di reiterazione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - rel. Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 03/04/2018 del TRIB. LIBERTA' di LECCE;
udita la relazione svolta dal Consigliere IGNAZIO PARDO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.1 Con ordinanza in data 3 aprile 2018 il Tribunale della Liberta' di Lecce rigettava l'istanza di riesame proposta da (OMISSIS) nei confronti dell'ordinanza del GIP presso il Tribunale …

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