Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23699 del 8 giugno 2009

ECLI:IT:CASS:2009:23699PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la fondatezza dei motivi di ricorso proposti avverso la sentenza di condanna per ingiuria e minaccia, afferma che: Il giudice di merito, nel valutare la credibilità e l'attendibilità delle testimonianze, può legittimamente privilegiare quelle dei testimoni disinteressati rispetto a quelle dei testimoni legati agli imputati, purché tale scelta sia adeguatamente motivata. Inoltre, la mancata allegazione di elementi idonei a configurare un errore putativo sulla provocazione esclude la rilevanza di tale scriminante. Pertanto, il giudice di legittimità, nel dichiarare inammissibili i ricorsi, ribadisce il principio secondo cui il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione delle prove, purché tale valutazione sia sorretta da una motivazione logica e coerente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. DE BERNARDINIS Silvana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Or. An. , nata il (OMESSO);

e da De. Li. nato il (OMESSO);

avverso la sentenza emessa il 25-6-08 dal Tribunale di Cagliari;

Visti gli atti, la sentenza denunciata ed il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto dei ricorsi.…

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