Cassazione penale Sez. V sentenza n. 51277 del 1 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:51277PEN

Massima

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Il soggetto che, rivestendo la qualità di amministratore di diritto o di fatto di una società ammessa al concordato preventivo, pone in essere condotte distrattive o dissipative del patrimonio sociale a vantaggio di altre società del medesimo gruppo, anche successivamente all'ammissione della società al concordato, può essere chiamato a rispondere del delitto di bancarotta fraudolenta patrimoniale ai sensi dell'art. 216 L.F., non essendo sufficiente il mero parere favorevole degli organi concorsuali e l'autorizzazione del giudice delegato per escludere la rilevanza penale di tali condotte. Infatti, l'art. 217-bis L.F. prevede l'esenzione da responsabilità penale solo per i reati di bancarotta preferenziale e bancarotta semplice, non anche per il più grave delitto di bancarotta fraudolenta. Pertanto, il giudice deve procedere a un nuovo esame approfondito del quadro indiziario relativo alle condotte contestate al capo C, al fine di valutare la sussistenza degli elementi costitutivi del reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale e, conseguentemente, la necessità di applicare misure cautelari, non essendo sufficiente il mero fatto che le operazioni siano state compiute in esecuzione del concordato preventivo e abbiano ottenuto il parere favorevole degli organi concorsuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI FIRENZE;
nei confronti di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 11/11/2015 del TRIB. LIBERTA' di FIRENZE;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ENRICO VITTORIO STANISLAO SCARLINI;
sentite le conclusioni del PG Dr. MARILIA DI NARDO che conclude per l'annullamento con rinvio;
Udito il difensore Avv. (Ndr: testo originale non comprensibile) che conclude per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1…

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