Cassazione penale Sez. II sentenza n. 2272 del 24 gennaio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:2272PEN

Massima

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Il criterio distintivo tra il reato di truffa e quello di estorsione, in caso di minaccia consistente nella prospettazione di un pericolo immaginario, è dato dalla modalità con cui tale pericolo viene rappresentato all'offeso: integra il delitto di truffa la condotta di chi prospetti un male come possibile ed eventuale, non proveniente direttamente o indirettamente da chi lo prospetta, in modo che la persona offesa non è coartata ma si determina alla prestazione per essere stata tratta in errore; mentre si configura l'estorsione se il male viene indicato come certo, poiché in tal caso la persona offesa è posta nell'ineluttabile alternativa di far conseguire all'agente il preteso profitto o di subire il male minacciato, essendo irrilevante che il male minacciato venga rappresentato come realizzabile ad opera del reo o di altri. Pertanto, quando l'agente evoca contesti criminali di stampo mafioso dai quali scaturirebbero con certezza gravissime ritorsioni in caso di mancata adesione alle richieste estorsive, il fatto integra il reato di estorsione e non quello di truffa, a prescindere dall'effettiva esistenza dei soggetti minaccianti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe Mari - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Al. Ma. ;

avverso la SENTENZA della Corte di Appello di Genova del 16.5.2008;

Visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

Udita la relazione fatta in pubblica udienza dal Consigliere Dr. Antonio Prestipino;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. Gabriele Mazzotta che ha concluso per il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Ha proposto ricorso per Cassazione Al. Ma. , avverso la sentenza della Corte di Appello di Genova del 16.5.2008, che confermo…

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