Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 12148 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:12148SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo è dichiarato improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, comportando la compensazione integrale delle spese di giudizio tra le parti. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che, qualora nel corso del giudizio amministrativo venga meno l'interesse della parte ricorrente a ottenere l'annullamento degli atti impugnati, il giudice è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, senza entrare nel merito della legittimità degli atti stessi, e a disporre la compensazione delle spese di lite tra le parti, in considerazione dell'esito del giudizio. Tale principio si fonda sull'esigenza di concentrazione del contenzioso e di economia processuale, in quanto la pronuncia sull'improcedibilità per sopravvenuto difetto di interesse evita l'inutile prosecuzione di un giudizio privo di utilità pratica per il ricorrente. La massima giuridica che può essere tratta dalla sentenza è pertanto la seguente: Il ricorso amministrativo è dichiarato improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, con conseguente compensazione integrale delle spese di giudizio, qualora nel corso del procedimento venga meno l'utilità pratica per il ricorrente di ottenere l'annullamento degli atti impugnati. Tale principio si fonda sull'esigenza di concentrazione del contenzioso e di economia processuale, evitando l'inutile prosecuzione di un giudizio privo di effettiva rilevanza per il ricorrente.

Sentenza completa

Pubblicato il 14/06/2024

N. 12148/2024 REG.PROV.COLL.

N. 07555/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Quarta Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7555 del 2022, integrato da motivi aggiunti, proposto da
((omissis)), rappresentata e difesa dall’((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Brenta n. 2/A;

contro

la Presidenza del Consiglio dei Ministri ed il Ministero della Cultura, in persona dei rispettivi legali rappresentanti
pro tempore
, rappresentati e difesi dall’Avvocatura Generale dello Stato, con domicilio
ex lege
presso i suoi uffici in Roma, via dei Portoghesi n. 12;
la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Scuola Nazionale dell’Amministr…

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