Cassazione civile Sez. VI ordinanza n. 25842 del 21 dicembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:25842CIV

Massima

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Il giudice di merito gode di ampio potere discrezionale nella valutazione dell'opportunità di compensare in tutto o in parte le spese di lite, sia nell'ipotesi di soccombenza reciproca sia quando concorrano altri giusti motivi, come il forte divario tra l'entità della somma oggetto della domanda e quella effettivamente spettante all'attore. Tale valutazione discrezionale è sindacabile in sede di legittimità solo in relazione all'esistenza di una motivazione non meramente apparente e non inficiata da vizi logici o giuridici. Infatti, la proposizione di una domanda quantitativamente esorbitante rispetto al dovuto può implicare una potenziale distorsione della dialettica processuale e incidere sull'economia del giudizio in termini tali da integrare un giusto motivo di compensazione delle spese, rientrando tale valutazione nell'ampio potere discrezionale riconosciuto al giudice di merito. La Corte di cassazione, pertanto, può sindacare la decisione di compensazione delle spese solo in relazione alla motivazione che la sorregge, senza poter entrare nel merito della valutazione discrezionale effettuata dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA CIVILE

SOTTOSEZIONE 1

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SALME' Giuseppe - Presidente

Dott. RORDORF Renato - rel. Consigliere

Dott. PICCININNI Carlo - Consigliere

Dott. MACIOCE Luigi - Consigliere

Dott. BERNABAI Renato - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso 2735-2010 proposto da:

D'. GI. , (OMESSO), elettivamente domiciliata in ROMA, presso la CORTE DI CASSAZIONE, rappresentata e difesa dall'avv. MARRA ALFONSO LUIGI, giusta procura a margine del ricorso;

- ricorrente -

contro

MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE;

- intimato -

avverso il decreto V.G. 381/09 della CORTE D'APPELLO di NAPOLI del 23.6.09, de…

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