Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 571 del 2018

ECLI:IT:TARVEN:2018:571SENT

Massima

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Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, attraverso i propri organi dirigenziali delegati quali i Soprintendenti, è competente ad annullare d'ufficio l'autorizzazione paesaggistica rilasciata dalla Regione o dall'ente locale, qualora riscontri vizi di legittimità nell'atto, come la carenza di motivazione in ordine alla compatibilità dell'intervento edilizio con i valori paesaggistici tutelati. Tale potere di annullamento non si estende, tuttavia, a una nuova valutazione di merito che si sostituisca a quella compiuta in sede di rilascio dell'autorizzazione, salvo che l'ente territoriale non abbia adeguatamente motivato la propria decisione. In tal caso, l'autorità ministeriale può indicare le ragioni di merito che concludono per la non compatibilità dell'opera con il vincolo paesaggistico, al fine di evidenziare l'eccesso di potere nell'atto annullato.

Sentenza completa

Pubblicato il 25/05/2018

N. 00571/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00194/2000 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 194 del 2000, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Venezia-Mestre, via Cavallotti, 22;

contro

Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Venezia, domiciliataria ex lege in Venezia, ((omissis)), 63;

per l'annullamento

del decreto a firma del Soprintendente per i Beni Ambientali e Architettonici di Verona in data 29.10.99, di annullamento dell’autorizzazione della Re…

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