Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 6508 del 2018

ECLI:IT:TARLAZ:2018:6508SENT

Massima

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Il Comune, nell'esercizio dei propri poteri di vigilanza e controllo sull'attività edilizia, può legittimamente ordinare la demolizione di opere realizzate in assenza di titolo abilitativo e respingere l'istanza di cambio di destinazione d'uso, qualora il richiedente non abbia prodotto la documentazione prescritta dalla normativa di settore. Il principio di legalità e di buon andamento dell'azione amministrativa impongono all'amministrazione di verificare la regolarità degli interventi edilizi e di negare l'autorizzazione richiesta in mancanza dei presupposti di legge, senza che ciò comporti un eccesso di potere o una violazione del diritto di difesa del privato. L'amministrazione comunale, infatti, è tenuta a garantire il rispetto della disciplina urbanistica ed edilizia, a tutela dell'interesse pubblico alla corretta gestione del territorio e alla salvaguardia della sicurezza e del decoro urbano. Il privato, dal canto suo, ha l'onere di conformare la propria condotta alle prescrizioni normative e di produrre la documentazione necessaria per ottenere i titoli abilitativi richiesti, non potendo invocare un preteso affidamento sulla tolleranza dell'amministrazione rispetto ad interventi realizzati in assenza di titolo. Il giudice amministrativo, nel sindacare la legittimità dei provvedimenti comunali, deve pertanto verificare la correttezza dell'istruttoria svolta e la congruità della motivazione addotta, senza poter sostituire la propria valutazione discrezionale a quella dell'autorità competente.

Sentenza completa

Pubblicato il 12/06/2018

N. 06508/2018 REG.PROV.COLL.

N. 11988/2002 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 11988 del 2002, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Berengario, 14;

contro

Comune di Roma, oggi Roma Capitale, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), domiciliata ex art. 25 cpa nonchè in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento, previa tutela cautelare:

A. della determinazione dirigenziale n. 1092 del 15.7.2002, prot. 31823, pos. 02027/96 notificata il 18.9.2002 – con cui il Comune di Roma Municipio XI, Unità Organizzativa T…

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