Cassazione penale Sez. I sentenza n. 11196 del 2 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:11196PEN

Massima

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Il metodo mafioso, ai fini della configurabilità dell'associazione di tipo mafioso ex art. 416-bis c.p., richiede la dimostrazione della capacità dell'organizzazione criminale di proiettarsi verso l'esterno, di radicarsi sul territorio e di determinare, anche in assenza di atti concreti di violenza e intimidazione, uno stato di assoggettamento e omertà diffusi nella collettività di riferimento, tale da consentire il perseguimento dei suoi fini illeciti. Tale capacità intimidatrice deve essere accertata in concreto, non essendo sufficiente la mera commissione di reati-mezzo, quali le estorsioni, pur se realizzate con modalità tipiche del metodo mafioso. È necessario che tali reati si rivelino effettivamente sintomatici dell'attuazione del programma di una associazione mafiosa, piuttosto che di una comune associazione per delinquere. Pertanto, il giudice di merito deve procedere a un'approfondita valutazione degli elementi probatori, al fine di verificare se l'organizzazione criminale abbia conseguito nell'ambiente circostante una capacità di intimidazione reale, tale da ingenerare timore e assoggettamento anche potenziale, nonché omertà diffusa, così da poter essere qualificata come associazione di tipo mafioso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. APRILE Stefano - Presidente

Dott. CENTOFANTI Frances - rel. Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
1. (OMISSIS), nato in (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/01/2019 della Corte di appello di Venezia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. CASELLA Giuseppina, che ha chiesto dichiararsi inammissibili i ricorsi;
udito il difensore dell'imputato (OMISSIS), avvocato (OMISSIS), in sostituzione …

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