Consiglio di Stato sentenza n. 10651 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:10651SENT

Massima

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Il diritto di prelazione di cui all'art. 62 del Codice dei beni culturali può essere validamente esercitato dal Comune anche con una motivazione che, pur non dettagliando un articolato "progetto di valorizzazione" del bene, indichi in modo sufficiente le principali attività culturali che si intendono realizzare, come l'allestimento di un punto informazioni turistico, l'organizzazione di rassegne cinematografiche ed esposizioni artistiche, nonché l'istituzione di un centro diurno per anziani, attività che nel loro complesso risultano idonee a consentire la pubblica fruizione dell'immobile e l'apprezzamento del suo valore storico-architettonico. La motivazione del provvedimento di prelazione non deve necessariamente contenere una puntuale quantificazione delle spese di ristrutturazione e gestione successive all'acquisto, essendo sufficiente che l'amministrazione comunale dimostri la disponibilità delle risorse finanziarie necessarie per l'esercizio del diritto di prelazione in sé considerato, senza che rilevi l'eventuale insufficienza di tali risorse per le successive attività di valorizzazione, la cui programmazione e copertura finanziaria potranno essere oggetto di successive determinazioni. Inoltre, le eventuali spese sostenute dall'acquirente privato per la "bonifica" di ipoteche e la definizione di contenziosi pregressi sull'immobile non devono essere necessariamente considerate nell'ambito della determinazione del prezzo di prelazione, in quanto tali oneri possono essere oggetto di separata richiesta di rimborso nei confronti del precedente proprietario.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/12/2023

N. 10651/2023REG.PROV.COLL.

N. 02006/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2006 del 2022, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis))à e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio della seconda di essi in Roma, corso del Rinascimento n. 11;

contro

Comune di Sannicola, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia sezione staccata di Lecce (Sezione Terza) n. 1930/2021, resa tra …

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