Cassazione penale Sez. V sentenza n. 26539 del 12 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:26539PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori di cui all'art. 612-bis c.p. è configurabile anche in presenza di sole due condotte di minaccia o molestia, purché idonee a cagionare nella vittima un grave e perdurante stato di ansia e di paura, nonché a costringerla ad alterare le proprie abitudini di vita. Ai fini della sussistenza del reato, rileva non tanto il numero delle condotte, quanto la loro idoneità a produrre effetti destabilizzanti sotto il profilo psicologico, specie se poste in essere da chi si sia già reso autore in passato di analoga condotta persecutoria nei confronti della medesima persona offesa. In tal caso, la reiterazione della condotta, seppur per un breve lasso di tempo, è idonea a far rivivere nella vittima le sensazioni di ansia e sofferenza già precedentemente sperimentate, dando l'impressione di non riuscire mai a liberarsi dal proprio persecutore. Inoltre, la condotta di scagliare un oggetto contro la persona offesa, pronunciando frasi minacciose, integra un atto persecutorio, in quanto espressione dell'incapacità dell'autore di trattenere i propri impulsi e di imporre la propria volontà sulla vittima. Tali elementi, pur in presenza di un breve arco temporale, giustificano un trattamento sanzionatorio adeguato alla gravità della condotta e all'intensità del dolo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. SCARLINI Enrico V. - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - rel. Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/07/2019 della Corte di appello di Perugia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo che il ricorso sia rigettato;
lette le richieste del difensore della parte civile (OMISSIS), avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo il rige…

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