Cassazione penale Sez. II sentenza n. 10867 del 6 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:10867PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione avverso il provvedimento di archiviazione non può essere proposto personalmente dalla persona offesa, ma deve essere sottoscritto, a pena di inammissibilità, da un difensore munito di apposito mandato defensionale, pur se non integrato da procura speciale. Ciò in quanto la persona offesa non riveste la qualificazione soggettiva di parte processuale, e le altre parti private diverse dall'imputato non possono stare in giudizio se non col ministero di un difensore munito di specifico mandato defensionale. La mancata osservanza di tale regola comporta la declaratoria di inammissibilità del ricorso, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende, determinata equitativamente in relazione ai profili di colpa emergenti dal ricorso stesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto personalmente da:

persona offesa:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS);

avverso il decreto n. 3432/2012 pronunciato dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Como in data 22.08.2013 con il quale veniva dichiarata l'inammissibilita' dell'opposizione e disposta l'archiviazione del procedimento;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

rilevata la regolarita' degli avvisi di rito;

sentita la relazione della causa fatt…

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