Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15256 del 20 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:15256PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel giudizio di cassazione, non può riesaminare il compendio probatorio valutato dai giudici di merito ai fini della decisione, né può adottare nuovi e diversi parametri di ricostruzione e valutazione dei fatti, essendo preclusa la rilettura degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione impugnata. Il ricorso per cassazione che si risolva in una mera e generica lettura alternativa o rivalutazione del materiale probatorio è inammissibile, in quanto demanda alla Corte di cassazione un'operazione estranea al giudizio di legittimità. Inoltre, il ricorso per cassazione che deduca vizi di motivazione deve contenere l'integrale trascrizione o allegazione degli atti processuali richiamati, al fine di renderlo autosufficiente con riferimento alle relative doglianze, pena l'inammissibilità. Infine, l'omesso esercizio del potere-dovere di ammissione di nuove prove ai sensi dell'art. 507 c.p.p. può essere sindacato in sede di legittimità, ma in limiti più ristretti rispetto al potere di ammissione delle prove a richiesta di parte, richiedendosi una manifesta assoluta necessità della trascurata assunzione probatoria, emergente dal testo della sentenza impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/11/2019 della CORTE APPELLO di CATANZARO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ALFREDO GUARDIANO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. SENATORE VINCENZO.
FATTO E DIRITTO
1. Con la sentenza di cui in epigrafe la corte di appello di Catanzaro riformava parzialmente in senso favorevole al reo, limitatamente alla durata delle pene accessorie…

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