Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 29260 del 4 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:29260PEN

Massima

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Il reato associativo di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990 (associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti) richiede, ai fini della configurabilità dell'ipotesi attenuata prevista dal comma 6 della medesima disposizione, una valutazione complessiva della gravità dell'attività criminosa, che non può limitarsi ai singoli episodi di lieve entità di cui all'art. 73, comma 5, ma deve considerare anche elementi quali l'organizzazione, la sistematicità e la stabilità dell'associazione, il numero dei soggetti coinvolti, l'ampiezza territoriale dell'attività illecita e il coinvolgimento di minorenni. Il giudice di merito, nel motivare il diniego dell'attenuante, deve quindi effettuare una valutazione globale di tutti i parametri normativamente rilevanti, senza che il mero carattere non episodico dell'attività di spaccio possa di per sé escludere la concessione dell'attenuante. Analogamente, per l'applicazione dell'ipotesi attenuata di cui all'art. 73, comma 5, il giudice deve valutare complessivamente la lievità del fatto, considerando non solo la modestia dei quantitativi di droga, ma anche la sistematicità e stabilità dell'attività di spaccio, il numero dei soggetti coinvolti e l'ampiezza territoriale dell'organizzazione criminale. Inoltre, l'aggravante prevista dall'art. 80, comma 1, lett. b) del D.P.R. n. 309/1990 (essersi avvalsi di un minorenne) è applicabile anche in assenza di una specifica consapevolezza dell'età del soggetto coinvolto, essendo sufficiente la prova che l'imputato si sia effettivamente avvalso dell'opera di un minorenne. Infine, il diniego delle attenuanti generiche deve essere adeguatamente motivato dal giudice di merito, tenendo conto della gravità complessiva dei fatti, del ruolo svolto dall'imputato e della sua capacità a delinquere, senza che sia necessario un'analitica valutazione di tutti gli elementi indicati dall'art. 133 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FOTI Giacomo - Presidente

Dott. PICCIALLI Patrizia - rel. Consigliere

Dott. GRASSO Giuseppe - Consigliere

Dott. IANNELLO Emilio - Consigliere

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 8516/2011 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 15/05/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIE…

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