Consiglio di Stato sentenza n. 132 del 2016

ECLI:IT:CDS:2016:132SENT

Massima

Generata da Simpliciter
La decadenza dalla concessione per la gestione di un punto verde di qualità può essere legittimamente pronunciata dalla pubblica amministrazione qualora il concessionario abbia realizzato opere non conformi al progetto approvato, attivato attività di somministrazione di alimenti e bevande e offerto giochi a pagamento non previsti in convenzione, esposto pubblicità e diffuso emissioni sonore senza autorizzazione, nonché risultato moroso nel pagamento dei canoni e nel loro adeguamento agli indici ISTAT. Tali gravi inadempimenti contrattuali, accertati mediante sopralluoghi e contestazioni formali, legittimano l'adozione del provvedimento di decadenza, nonostante le controdeduzioni del concessionario, in quanto la pubblica amministrazione è tenuta a verificare il rispetto delle condizioni stabilite nella convenzione di concessione e, in caso di violazioni, può legittimamente pronunciare la decadenza, senza che ciò integri un'ipotesi di annullamento d'ufficio, essendo la decadenza un istituto previsto dalla legge e dalla convenzione stessa per tutelare l'interesse pubblico sotteso alla concessione. Il mancato rispetto degli obblighi contrattuali da parte del concessionario, accertato dalla pubblica amministrazione, legittima pertanto la pronuncia di decadenza, senza che rilevi l'eventuale possibilità di rimediare alle difformità contestate, atteso che la concessione è caratterizzata da un rapporto fiduciario tra le parti che viene meno in caso di gravi inadempimenti.

Sentenza completa

N. 03720/2013
REG.RIC.

N. 00132/2016REG.PROV.COLL.

N. 03720/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3720 del 2013, proposto dalla S.a.s. Bonder, rappresentata e difesa dagli avvocati Roberto Giuffrida e Adriano Tortora, con domicilio eletto presso lo studio del l’avvocato Adriano Tortora in Roma, Via Cicerone 49;

contro

Il Comune di Cerveteri, rappresentato e difeso dall’avvocato Andrea Frascaroli, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, viale Regina Margherita, n. 46;

nei confronti di

Il signor Ferdinando Giampieri, rappresentato e difeso dall’avvocato Gabriela Federico, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, viale Mazzini, n. 55;

per la riforma

della sentenza…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.