Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44925 del 8 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:44925PEN

Massima

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Il pericolo di fuga e di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione della custodia cautelare in carcere, può essere desunto non solo dall'entità della pena astrattamente prevista per il reato contestato, ma anche da elementi concreti quali la condotta di reclutamento della vittima direttamente nel suo paese di origine, la capacità di controllo a distanza della stessa, la pluralità di rapporti con il paese di provenienza, nonché precedenti penali per reati contro la persona. In tali casi, la misura meno afflittiva degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico può risultare intrinsecamente inadeguata a scongiurare il pericolo di fuga e di recidiva, in considerazione della modalità di commissione del reato e della capacità dell'indagato di mantenere il controllo sulla vittima anche a distanza. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza delle esigenze cautelari e l'adeguatezza della misura, è tenuto a un onere motivazionale rafforzato, che dia conto in modo puntuale e logico delle ragioni per le quali ritiene necessaria l'applicazione della custodia cautelare in carcere, senza che tale valutazione possa essere sindacata in sede di legittimità, se non per manifesta illogicità o violazione di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 16/01/2018 del Tribunale di Bologna in funzione di riesame;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Barbara Calaselice;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dr. FIMIANI Pasquale, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), in sostituzione del difensore di fiducia, avv. (OMISSIS), che ha …

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