Cassazione penale Sez. II sentenza n. 50738 del 16 dicembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:50738PEN

Massima

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Il danneggiamento commesso con violenza o minaccia costituisce reato ai sensi dell'articolo 635 c.p., comma 1, essendo sufficiente che tali condotte siano contestuali al fatto produttivo del danneggiamento, anche se non finalizzate a rendere possibile l'esecuzione dello stesso mediante l'intimidazione esercitata nei confronti del soggetto passivo. In tal caso, il reato di minaccia è assorbito in quello di danneggiamento aggravato, con conseguente rideterminazione della pena finale mediante eliminazione della pena irrogata in continuazione. Inoltre, l'effetto estensivo dell'impugnazione produce i suoi effetti anche con riferimento all'imputato non ricorrente o il cui ricorso sia inammissibile, purché il motivo relativo alla prescrizione non sia esclusivamente personale, consentendo la declaratoria di estinzione del reato per prescrizione maturata nelle more del giudizio di cassazione. Infine, la sussistenza di circostanze attenuanti rilevanti ai sensi dell'articolo 62-bis c.p. è oggetto di un giudizio di fatto, la cui motivazione, purché congrua e non contraddittoria, non può essere sindacata in cassazione, neppure quando difetti di uno specifico apprezzamento per ciascuno dei pretesi fattori attenuanti indicati nell'interesse dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. D'AGOSTINI Piero Messini - Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria Daniela - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/10/2018 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere COSCIONI GIUSEPPE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore PEDICINI ETTORE che ha concluso chiedendo annullamento senza rinvio per prescrizione per (OMISSIS); e per (OMISSIS) l'accoglimento del terzo motivo con assorbi…

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