Cassazione penale Sez. I sentenza n. 10708 del 7 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:10708PEN

Massima

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Il concorso nel reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, realizzato mediante l'intervento di un gruppo organizzato operante in più Stati, è configurabile anche quando l'imputato, pur non avendo percepito un compenso diretto, abbia comunque tratto un vantaggio economico dal proprio contributo causale determinante all'attività criminosa, come il beneficio di un passaggio clandestino a costo ridotto. La circostanza aggravante di cui all'art. 4 della L. n. 146/2006 sussiste quando gli elementi probatori acquisiti dimostrino che l'imputato, in ragione del ruolo svolto e delle modalità concrete di realizzazione del fatto, fosse consapevole dell'esistenza di un'organizzazione criminale strutturata, con ramificazioni in diversi Paesi, preposta alla gestione dell'attività di favoreggiamento dell'immigrazione illegale, anche qualora non fosse stato personalmente inserito all'interno di tale sodalizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 204/2012 CORTE APPELLO di LECCE, del 06/07/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/02/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MONICA BONI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FODARONI Giuseppina che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza resa il 6 luglio 2012 la Corte di…

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