Il direttore dei lavori di un appalto pubblico non può impartire ordini di servizio illegittimi che impongano all'impresa appaltatrice oneri e maggiori spese non previsti dal contratto, in quanto ciò determina un'ingiustificata alterazione del sinallagma contrattuale e un ostacolo all'esecuzione dell'opera. Pertanto, l'impresa appaltatrice ha diritto al risarcimento dei maggiori oneri sostenuti a causa dell'ottemperanza a tali ordini di servizio illegittimi, anche qualora successivamente intervenga un provvedimento di un'autorità amministrativa che incida sulle modalità esecutive, in quanto tale provvedimento si inserisce nella serie causale relativa all'inadempimento della stazione appaltante e non costituisce un fattore esterno che escluda la responsabilità di quest'ultima. La prevedibilità del danno, ai sensi dell'art. 1225 c.c., non rappresenta un limite all'esistenza del danno risarcibile, ma solo alla misura del suo ammontare, e comunque, anche in caso di iniziale imprevedibilità, l'impresa appaltatrice non può essere onerata delle conseguenze negative derivanti dal perdurare della situazione illegittima creata dalla stazione appaltante.