Cassazione penale Sez. I sentenza n. 39813 del 11 novembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:39813PEN

Massima

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Il provvedimento di revoca del beneficio della sospensione condizionale della pena deve essere adeguatamente motivato dal giudice, con l'indicazione espressa e puntuale delle condizioni di legge che legittimano l'adozione di tale misura, in modo da rendere comprensibile il percorso logico-giuridico seguito. La mera attestazione della correttezza e rispondenza ai principi di legge, senza alcuna argomentazione a sostegno, non è sufficiente a integrare il requisito della motivazione, essendo necessario che il provvedimento contenga una struttura dialogica che renda palesi le ragioni poste a fondamento della decisione. L'assenza di una motivazione adeguata, caratterizzata da lacune e incoerenze tali da renderla meramente apparente, comporta l'annullamento del provvedimento per violazione del principio di cui all'art. 111, comma 6, Cost. e art. 125 c.p.p., con rinvio al giudice competente per un nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. DI TOMASSI M. Stefania - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. CASSANO Margheri - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) KA. DE. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 44/2009 TRIB. SEZ. DIST. di ((omissis)) DEL TRONTO, del 21/12/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARGHERITA CASSANO;

lette le conclusioni del P.G. Dott. IACOVIELLO ((omissis)) che ha chiesto l'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 21 dicembre 2009 il Tribunale di Asc…

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