Il Comune può annullare in autotutela un permesso di costruire precedentemente rilasciato qualora accerti che l'intervento autorizzato non rispetta le prescrizioni di legge vigenti al momento del rilascio del titolo, in particolare l'obbligo di utilizzo di fonti rinnovabili per la copertura dei consumi di calore, elettricità e raffrescamento previsto dall'art. 11 del D.Lgs. n. 28/2011 per i progetti di nuova costruzione e ristrutturazioni rilevanti. Inoltre, il Comune può disporre la demolizione dell'opera realizzata in difformità dal titolo edilizio annullato, senza dover necessariamente applicare la procedura di cui all'art. 38 del D.P.R. n. 380/2001, in quanto tale norma presuppone la conformità delle opere al titolo poi annullato. Il Comune, nell'esercizio dei suoi poteri di pianificazione urbanistica, può inoltre introdurre nelle NTA del PRG prescrizioni più restrittive rispetto a quelle previste dalla legge a tutela delle acque pubbliche, senza che il giudice amministrativo possa disapplicare tali disposizioni, in assenza di una diretta incidenza su un diritto soggettivo o di una palese violazione di norme di legge.