Consiglio di Stato sentenza n. 10485 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:10485SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. L'art. 38, comma 5, d.lgs. n. 267/2000, che limita l'adozione di atti da parte dei Consigli comunali dopo l'indizione dei comizi elettorali, non si applica alle deliberazioni della Giunta comunale, la quale mantiene la competenza sull'approvazione dei piani attuativi comunali (PAC) che non comportino variante allo strumento urbanistico generale, in quanto l'ambito delle competenze della Giunta è di tipo ordinario e residuale rispetto a quelle espressamente attribuite al Consiglio comunale dal Testo unico degli enti locali. 2. La scelta di pianificazione urbanistica che prevede l'ampliamento di una zona industriale in prossimità di aree di interesse paesaggistico, come il fiume Tagliamento, è stata già compiuta con l'approvazione della Variante n. 59 al P.R.G.C. del Comune, per cui le successive deliberazioni di adozione e approvazione del PAC non possono essere censurate per violazione della disciplina paesaggistica, essendo state espletate le relative valutazioni e acquisiti i pareri favorevoli degli organi competenti. 3. La verifica di assoggettabilità a VAS di un PAC, che apporta modifiche puntuali e di modesta entità rispetto alla pianificazione urbanistica previgente, rientra nell'ampia discrezionalità tecnica e amministrativa dell'ente locale, sindacabile solo in caso di manifesta illogicità o sproporzione. 4. Le osservazioni presentate tardivamente rispetto al termine previsto dalla legge regionale non devono essere prese in considerazione dall'amministrazione, non essendo dimostrato l'interesse diretto dell'appellante a caducare l'intero PAC per la mancata valutazione di tali osservazioni. 5. Il PAC, in quanto strumento urbanistico attuativo, può sostituire il Piano per gli insediamenti produttivi (PIP) e, con la sua approvazione, comporta la dichiarazione di pubblica utilità delle opere, consentendo l'espropriazione anche di aree destinate a insediamenti di interesse privatistico, in conformità alla normativa regionale e statale in materia.

Sentenza completa

Pubblicato il 04/12/2023

N. 10485/2023REG.PROV.COLL.

N. 02932/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2932 del 2023, proposto dalla ditta Fileo costruzioni s.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da registri di Giustizia;

contro

il Comune di ((omissis)) al Tagliamento (Pn), la Regione autonoma ((omissis)), non costituiti in giudizio;
il Ministero della Cultura, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso
ex lege
dall’Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria in Roma, via dei Portoghesi, n. 12;

nei confronti

d…

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