Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18487 del 3 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:18487PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato richiede la prova di un effettivo contributo psichico del concorrente, idoneo a semplificare o agevolare l'ideazione o l'esecuzione dell'azione criminosa, non potendosi confondere l'atipicità della condotta concorsuale con l'indifferenza probatoria circa le sue concrete modalità di manifestazione. Pertanto, l'affermazione della responsabilità per concorso morale nel reato commesso da altri presuppone l'accertamento di specifici elementi di fatto dai quali desumere che il comportamento del presunto concorrente abbia effettivamente fatto sorgere o rafforzato il proposito criminoso, esercitando un'apprezzabile sollecitazione idonea ad influenzare la volontà altrui. Inoltre, in tema di concorso anomalo ex art. 116 c.p., l'affermazione di responsabilità per il reato diverso commesso dal concorrente richiede la verifica della sussistenza di un nesso, non solo causale ma anche psicologico, tra la condotta del soggetto che ha voluto soltanto il reato meno grave e l'evento diverso, da accertarsi secondo gli ordinari criteri della prevedibilità del diverso reato, sulla base della personalità dell'esecutore materiale e del contesto fattuale nel quale l'azione si è svolta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Presidente

Dott. BELMONTE Maria - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/07/2022 del TRIBUNALE del RIESAME;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Maria Teresa BELMONTE;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto procuratore generale, SERRAO D'AQUINO Pasquale, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Il Tribunale del riesame, con l'ordinanza impugnata, ha conferma…

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