Cassazione penale Sez. II sentenza n. 36553 del 11 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:36553PEN

Massima

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Il reato di ricettazione può essere provato sulla base di elementi indiziari, senza che sia necessario l'accertamento giudiziale del delitto presupposto o l'individuazione del suo autore, essendo sufficiente che il fatto risulti positivamente al giudice chiamato a conoscere del reato di cui all'art. 648 c.p. Ai fini della valutazione della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, il giudice di merito gode di ampia discrezionalità, la cui motivazione è sindacabile in sede di legittimità solo sotto il profilo della sua logicità e completezza, senza che sia possibile una diversa valutazione delle circostanze già esaminate. Pertanto, il Tribunale del riesame ha adeguatamente motivato in ordine all'esistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico dell'indagato, desunti dal tenore delle conversazioni intercettate, dal rinvenimento di sostanze stupefacenti e dalla sproporzione tra il cospicuo ammontare del denaro sequestrato e i modesti redditi familiari, nonché in relazione alla sussistenza delle esigenze cautelari, in considerazione del rischio di recidiva e di inquinamento probatorio, desumibili dalle stesse intercettazioni. Inoltre, il successivo proscioglimento dell'imputato non esclude l'interesse alla decisione del ricorso, atteso che residua l'interesse concreto ed attuale alla decisione ai fini dell'azione di riparazione per ingiusta detenzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - rel. Consigliere

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita B. - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SA. MA. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 2331/2010 TRIB. LIBERTA' di MILANO, del 03/12/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO GENTILE;

Udito il Sostituto Procuratore Generale dott. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Letti il ricorso ed i motivi proposti.

CONSIDERATO IN FATTO

Il GIP presso il Tribunale di Busto Arsizi…

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