Cassazione penale Sez. V sentenza n. 16251 del 26 aprile 2010

ECLI:IT:CASS:2010:16251PEN

Massima

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Il reato di lesioni personali è configurabile anche quando l'azione violenta dell'imputato non sia stata provocata da alcun gesto violento della vittima, ma sia avvenuta a gioco fermo, in assenza di una situazione di conflitto in corso, essendo sufficiente che la condotta dell'imputato sia stata priva di qualsivoglia giustificazione. In tali casi, il giudice di merito può legittimamente ritenere sussistente la responsabilità penale dell'imputato, sulla base di una puntuale ricostruzione della dinamica dei fatti, supportata dalle convergenti testimonianze, anche di soggetti terzi e imparziali come l'arbitro della competizione sportiva. Il convincimento di colpevolezza così raggiunto, in assenza di manifeste contraddizioni o illogicità, non può essere censurato in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE Andrea - Presidente

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto il 29.5.2009 da:

avv. ((omissis)), difensore di CO. Ro. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte di Appello di Genova del 14 gennaio 2008;

Letto il ricorso e la sentenza impugnata;

Sentita la relazione del consigliere Dott. BRUNO ((omissis))o;

Sentite le conclusioni del P.G. in sede, in persona del Sostituto Dott. DI POPOLO Angelo, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

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