Il provvedimento con cui l'autorità amministrativa ordina la rimozione di impianti pubblicitari abusivamente installati su suolo pubblico, ai sensi dell'art. 23 del Codice della Strada, costituisce un accessorio della sanzione amministrativa pecuniaria prevista dal medesimo articolo, con la conseguenza che tale atto non rientra nella giurisdizione del giudice amministrativo, bensì in quella del giudice ordinario, competente ai sensi del combinato disposto degli artt. 22 e 23 della legge n. 689/1981 (oggi artt. 6 e 7 del d.lgs. n. 150/2011). Ciò in quanto l'ordine di rimozione deriva direttamente dall'accertamento della violazione e dall'irrogazione della prescritta sanzione pecuniaria, senza che l'ente pubblico proprietario della strada possa esercitare un potere discrezionale in merito. Pertanto, l'impugnazione di tale provvedimento deve essere proposta innanzi al giudice ordinario, competente a conoscere della sanzione amministrativa, essendo irrilevante ai fini della giurisdizione che gli impianti siano collocati su aree di proprietà privata.