Cassazione penale Sez. II sentenza n. 35212 del 21 agosto 2013

ECLI:IT:CASS:2013:35212PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare l'ordinanza del tribunale del riesame in materia di misure cautelari personali, deve limitarsi a verificare la congruità e la logicità della motivazione, senza poter riesaminare nel merito gli elementi fattuali e probatori posti a fondamento della decisione. Il controllo di legittimità sulla motivazione è circoscritto all'accertamento dell'esposizione delle ragioni giuridicamente significative che hanno determinato il provvedimento e all'assenza di evidenti illogicità nelle argomentazioni. Il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito in ordine alla gravità degli indizi di colpevolezza, all'adeguatezza e proporzionalità della misura cautelare applicata, nonché alla sussistenza delle esigenze cautelari, trattandosi di apprezzamenti riservati in via esclusiva al tribunale del riesame. L'obbligo di trasmissione al tribunale del riesame degli atti a favore dell'indagato, previsto a pena di inefficacia della misura, non riguarda gli atti già conosciuti dalla difesa, come l'interrogatorio di garanzia, di cui la difesa può comunque rendere edotto il tribunale. La mancata osservanza del termine per il deposito della motivazione dell'ordinanza del tribunale del riesame non comporta la decadenza dell'efficacia giuridica del provvedimento, trattandosi di un termine meramente ordinatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Domenic - Presidente

Dott. GALLO D. - rel. Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovann - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la ordinanza 3/1/2013 del Tribunale per il riesame di Venezia;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto dei ricorsi;

udito per (OMISSIS), l'avv. (OMISSIS) che hanno concluso…

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