Cassazione penale Sez. III sentenza n. 31419 del 21 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:31419PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, introdotta dall'art. 131-bis c.p., è applicabile anche ai procedimenti in corso al momento della sua entrata in vigore, in virtù del principio di retroattività della legge penale più favorevole. Ai fini della sua applicazione, il giudice deve preliminarmente verificare che il reato contestato rientri nei limiti edittali di pena previsti dalla norma e, successivamente, accertare la sussistenza degli ulteriori requisiti richiesti, ovvero la particolare tenuità dell'offesa, valutata sulla base dei criteri di cui all'art. 133 c.p., e la non abitualità del comportamento. Qualora il giudice di merito ritenga astrattamente applicabile la causa di non punibilità, dovrà procedere al relativo accertamento, con conseguente annullamento della sentenza di condanna e rinvio al giudice di primo grado. In tale ipotesi, l'accertamento della responsabilità penale diviene definitivo, impedendo l'applicazione di cause estintive del reato sopravvenute, mentre la statuizione sulla pena rimane sospesa all'esito della valutazione in ordine alla particolare tenuità del fatto. La riduzione di pena prevista per il rito abbreviato, ai sensi dell'art. 442 c.p.p., comma 2, deve essere applicata in misura fissa, pari ad un terzo della pena, senza possibilità di discrezionalità da parte del giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRILLO Renato - Presidente

Dott. MOCCI Mauro - Consigliere

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 30/01/2015 del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Potenza;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott.ssa ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 30.1.2015, il Giudice per le indagi…

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