L'ampliamento della superficie di vendita di un esercizio commerciale di vicinato, mediante l'utilizzo di un'area esterna al locale non avente destinazione urbanistica commerciale, senza la preventiva presentazione della dovuta segnalazione certificata di inizio attività, integra la violazione dell'art. 65, comma 1, del d.lgs. n. 59/2010, comportando l'applicazione delle sanzioni previste dalla legge regionale n. 33/1999, a prescindere dalla natura pubblica o privata dell'area occupata. L'Amministrazione comunale è pertanto tenuta a disporre il divieto di prosecuzione dell'attività commerciale abusivamente ampliata, in quanto l'applicazione di tali misure sanzionatorie costituisce un atto dovuto e ineludibile, non essendo ammissibili deroghe o valutazioni discrezionali. La mancata presentazione della segnalazione certificata di inizio attività per l'ampliamento della superficie di vendita, anche in assenza di occupazione di suolo pubblico, integra una violazione formale che, in quanto tale, non richiede la dimostrazione di un concreto pregiudizio o pericolo per interessi pubblici, essendo sufficiente l'accertamento dell'ampliamento della superficie di vendita senza la prescritta comunicazione. Il principio di diritto affermato mira a garantire il rispetto della disciplina urbanistica ed edilizia, nonché la tutela della concorrenza e della libera iniziativa economica, attraverso il corretto esercizio dell'attività commerciale nel rispetto delle procedure amministrative previste dalla legge.