Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3560 del 26 gennaio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:3560PEN

Massima

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Il diritto di critica, anche se esercitato con toni aspri e polemici, non legittima l'uso di affermazioni ingiuriose e diffamatorie prive di qualsiasi nesso con l'attività oggetto di valutazione. Il confine tra il legittimo esercizio del diritto di critica e l'illecito penale di diffamazione è segnato dalla presenza di un contenuto di verità, anche limitato, nell'espressione di opinioni e valutazioni, nonché dalla proporzionalità e pertinenza dei modi e dei termini utilizzati rispetto allo scopo di informare o di esprimere un giudizio. L'attività denigratoria e offensiva, priva di qualsiasi collegamento con fatti oggettivi, eccede i limiti del diritto di critica e integra il reato di diffamazione, anche quando esercitata nei confronti di figure pubbliche o di soggetti che ricoprono ruoli di rilievo sociale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. DE MARZO Giusepp - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO P. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 4200/2011 CORTE APPELLO di MILANO, del 12/06/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 28/11/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO GIOVANNI DEMARCHI ALBENGO;

Il Procuratore generale della Corte di cassazione, Dr. Delehaye Enrico, ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS), imputato del reato di cui all'articolo 595…

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