Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 84 del 2011

ECLI:IT:TARNA:2011:84SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. Gli atti di repressione degli abusi edilizi hanno natura urgente e strettamente vincolata, con la conseguenza che non è necessaria la comunicazione di avvio del procedimento ai fini della loro adozione. 2. Il dirigente ha il potere di fissare il termine per la demolizione senza necessità di specifica motivazione, essendo onere della parte interessata dimostrare l'incongruità del termine assegnato. 3. La circostanza che l'immobile abusivamente realizzato sia sottoposto a sequestro penale non osta all'adozione dell'ordine di demolizione, essendo onere del responsabile motivatamente domandare all'autorità giudiziaria il dissequestro dell'immobile al fine di ottemperare all'ordine di demolizione. 4. Le opere di tompagnatura perimetrale, realizzate in epoca precedente al sequestro e sulla base di regolari denunce di completamento, non possono essere legittimamente ricomprese nell'ordine di demolizione. 5. Gli interventi edilizi che determinano una variazione planovolumetrica ed architettonica dell'immobile, pur potendo avere carattere pertinenziale, non rientrano tra le opere minori soggette a denuncia di inizio attività, ma sono interventi sottoposti al preventivo rilascio di permesso di costruire. 6. Il vano ascensore, realizzato per l'eliminazione di barriere architettoniche, è configurabile come "volume tecnico" sottoposto a semplice denuncia di inizio attività e non al regime del permesso di costruire. 7. La realizzazione di una tettoia, in quanto intervento di ristrutturazione edilizia che comporta modifica della sagoma o del prospetto del fabbricato, è subordinata al regime del permesso di costruire.

Sentenza completa

N. 01263/2009
REG.RIC.

N. 00084/2011 REG.PROV.COLL.

N. 01263/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1263 del 2009, proposto da:
-OMISSIS- e -OMISSIS-, in proprio e quali esercenti la patria potestà su-OMISSIS-, -OMISSIS-, rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), presso il quale sono elettivamente domiciliati in Napoli, al viale Gramsci n. 16;

contro

Il Comune di Napoli, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con i quali elettivamente domicilia in Napoli, Piazza Municipio, ((omissis)), presso l’Avvocatura Municipale;

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