Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 38200 del 24 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:38200PEN

Massima

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Il sequestro probatorio disposto dal pubblico ministero è legittimo quando l'oggetto del sequestro è determinato in modo specifico e la motivazione del provvedimento giudiziale di convalida ne dimostri il concreto rapporto di pertinenzialità con i reati per cui si procede, senza che sia sufficiente una formula generica che lasci ampia discrezionalità alla polizia giudiziaria nell'individuazione delle cose da sequestrare. Tuttavia, la rinuncia all'impugnazione da parte dell'indagato a seguito della restituzione delle cose sequestrate determina la sopravvenuta carenza di interesse al ricorso, che deve essere dichiarato inammissibile senza condanna al pagamento delle spese processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO ((omissis)) del 27/09/2 -

Dott. GARRIBBA ((omissis)) SENTE -

Dott. SERPICO Francesco rel. Consigliere N. 1 -

Dott. GRAMENDOLA Francesco P. Consigliere REGISTRO GENER -

Dott. FIDELBO ((omissis)) N. 22872/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

CE. Lo. , nato il (OMESSO);

avverso l'ordinanza emessa l'11 aprile 2011 dal Tribunale di Milano;

Udita la relazione svolta dal cons. ((omissis));

Udito il P.M., in persona del Sost. Procuratore Generale dott. D'ANGELO Giovanni, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

p. 1. Con ordinanza dell'11 aprile 2011 il Tri…

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