Cassazione penale Sez. III sentenza n. 9426 del 4 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:9426PEN

Massima

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Il possesso di una modica quantità di stupefacente, unitamente a comportamenti di resistenza e oltraggio a pubblici ufficiali, nonché al rifiuto di fornire le proprie generalità, può integrare il reato di detenzione di droga a fini di spaccio, in quanto tali elementi, valutati complessivamente, sono idonei a far ritenere la finalità di cessione a terzi dello stupefacente, anche in assenza di un'esplicita prova della commercializzazione. Il giudice di merito, nel valutare la destinazione dello stupefacente, può legittimamente fondarsi su indizi oggettivi, quali le modalità di conservazione e il quantitativo detenuto, il tentativo di sottrarsi al controllo degli agenti e i precedenti specifici dell'imputato, senza che tale apprezzamento possa essere sindacato in sede di legittimità, se sorretto da motivazione logica e coerente. La pena irrogata per il reato di detenzione di droga a fini di spaccio deve essere determinata sulla base della normativa vigente al momento della pronuncia della sentenza di appello, anche se successivamente modificata in senso più favorevole all'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio - Presidente

Dott. MULLIRI Guicla - Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a S. (OMISSIS);

avverso la sentenza pronunciata dalla Corte di appello di Napoli in data 18/2/2014;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

sentita la relazione svolta dal consigliere Dott. MENGONI Enrico;

sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. FRATICELLI Mario, che ha chiesto l'annullamento con rinvio della sentenza limitatamente al trattamento sanzionatorio; rigetto nel resto…

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