Cassazione penale Sez. II sentenza n. 37714 del 15 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:37714PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la legittimità di un provvedimento cautelare, è tenuto a verificare la congruità e la logicità della motivazione in ordine alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, nonché all'adeguatezza della misura applicata. In particolare, il giudice deve accertare che la motivazione sia esaustiva in relazione a tutti gli elementi rilevanti, tra cui: la valutazione delle trascrizioni integrali delle intercettazioni, l'effettivo contributo del soggetto indagato alla realizzazione del fatto contestato, la sua consapevolezza circa il contesto criminoso in cui si inseriva l'operazione, e la sussistenza dei presupposti per l'applicazione dell'aggravante di cui all'art. 7 della Legge n. 203 del 1991. In mancanza di una motivazione adeguata su tali profili, il provvedimento cautelare deve essere annullato e gli atti rinviati al giudice di merito per un nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. IASILLO Adria - rel. Consigliere

Dott. ALMA ((omissis)) - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avvocato (OMISSIS), quale difensore di (OMISSIS) (n. il (OMISSIS));

avverso l'ordinanza del Tribunale di Napoli, in data 23.12.2013;

Sentita la relazione della causa fatta dal ((omissis));

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dott. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

Udito l'Avvocato (OMISSIS) - difensore dell'indagato - che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

OSSERVA

C…

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