Consiglio di Stato sentenza n. 2514 del 2011

ECLI:IT:CDS:2011:2514SENT

Massima

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Il diniego di sanatoria edilizia per incompatibilità ambientale delle opere abusivamente realizzate è espressione di una valutazione tecnica ampiamente discrezionale, tipica manifestazione del potere autoritativo dell'amministrazione, che come tale si sottrae al sindacato di legittimità, tranne le ipotesi di manifesta illogicità, arbitrarietà, irragionevolezza, irrazionalità ovvero di macroscopico travisamento dei fatti. L'amministrazione preposta alla tutela del vincolo paesaggistico e l'amministrazione comunale non hanno l'obbligo di indicare gli eventuali accorgimenti ed interventi volti a rendere compatibili le opere abusivamente realizzate con l'ambiente circostante al fine di consentirne la sanabilità, in quanto l'interesse pubblico alla tutela della bellezza del paesaggio dell'area interessata è certamente prevalente rispetto a quello privato alla conservazione delle opere abusivamente realizzate senza i necessari permessi. Il provvedimento di demolizione delle opere abusive è atto vincolato che non richiede una specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico, né una comparazione di quest'ultimo con gli interessi privati coinvolti e sacrificati, né una motivazione sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale alla demolizione, non potendo neppure ammettersi l'esistenza di alcun affidamento tutelabile alla conservazione di una situazione di fatto abusiva, che il tempo non può giammai legittimare.

Sentenza completa

N. 00919/1999
REG.RIC.

N. 02514/2011REG.PROV.COLL.

N. 00919/1999 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello iscritto al numero di registro generale 919 del 1999, proposto da:
LUCIONI ALFREDO E MORGESE PAOLA, rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avv. ((omissis)) in Roma, viale delle Milizie, n. 106;

contro

COMUNE DI ORBETELLO, in persona del sindaco in carica, non costituito in giudizio;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. TOSCANA – FIRENZE, Sez. III, n. 238 del 24 novembre 1997, resa tra le parti, concernente DINIEGO SANATORIA EDILIZIA;

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

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