Cassazione penale Sez. II sentenza n. 13346 del 30 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:13346PEN

Massima

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La misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza può essere applicata anche nei confronti di un soggetto detenuto, purché il requisito dell'attualità della pericolosità sociale sia adeguatamente motivato dal giudice. Il giudizio di pericolosità sociale, fondato sugli esiti investigativi, non può essere censurato in sede di legittimità se la motivazione del provvedimento risulta logica e completa, con puntuale indicazione degli elementi posti a suo fondamento. Il ricorso per cassazione avverso i provvedimenti applicativi di misure di prevenzione è ammesso solo per violazione di legge, mentre non è consentita la doglianza relativa alla logicità e completezza della motivazione, che rientra nell'ambito del sindacato di merito precluso al giudice di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BELTRANI Sergio - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. BORSELLINO M. Danie - Consigliere

Dott. CERSOSIMO Emanuele - Consigliere

Dott. MONACO M. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 17/06/2022 della CORTE di APPELLO di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere MARCO MARIA MONACO;
lette le conclusioni del Procuratore Generale, sost. Proc. Gen. ((omissis)), per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
La CORTE d'APPELLO di CATANZARO, con decreto in data 17/6/2022, depositato il 18/7/2021, ha rigettato l'appello avverso il decreto emesso dal TRIBUNALE di CATANZARO in data 13/12/2021, con il quale…

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